Sono tanti i particolari estetici e funzionali che sono stati modificati in “corso d’opera” nella fabbricazione della Beta Montecarlo.
Queste modifiche si desumono dal catalogo delle parti di ricambio, dal manuale delle caratteristiche tecniche, dai libretti di uso e manutenzione. Altre preziose fonti di informazione sono i libri:
- “Lancia Beta Montecarlo” di Bruno Vettore, Giorgio Nada editore
- “Lancia Beta Montecarlo e Scorpion” di Giancarlo Cometta e Giorgio Pozzi, Fox Motors editore
Le riassumo qui di seguito, classificandole in due categorie: estetica e meccanica.
Estetica
Cerchi
Come è noto i cerchi differiscono dalla 1a alla 2a serie.
Il modello più anziano è dotato di serie da cerchi della misura 5,50Jx13” disegnati esclusivamente per la Montecarlo. La misura dei pneumatici installata è 185/70 HR 13.
Nella versione del 1979, per cercare di risolvere i problemi di frenata e consentire l’utilizzo di dischi freno e pinze di maggiori dimensioni vengono montati i cerchi di misura 5,50Jx14″, simili alle altre Lancia del periodo.
Nota bene: i cerchi della 2a serie sono specifici per questo modello, hanno un off-set di 20 mm, e si distinguono per il contorno dei fori di alloggiamento dei bulloni di forma leggermente ovale. I pneumatici di primo equipaggiamento della seconda serie sono i nuovissimi Pirelli P6, nella misura 185/65 HR 14 tubeless.
Le coppette coprimozzo previste per la Montecarlo 2a serie sono blu con la L di Lancia, comuni a quelli forniti su altri modelli della gamma Beta del periodo, ma la maggior parte delle vetture circolanti montano il tipo blu con il classico scudetto Lancia.
La Scorpion, essendo prodotta in parallelo solo alla 1a serie, è equipaggiata con i cerchi da 13″.
Indicatori di direzione
Gli indicatori di direzione e le luci di posizione anteriori sono unite in un unico blocco. Fino alla vettura con numero di telaio 2352 questo gruppo è monocolore bianco. Con modifica del codice della strada del 1978 l’indicatore di direzione ha assunto il colore arancio. In caso di sostituzione o incidente il riparatore era obbligato a sostuire la coppia.
Gli indicatori di direzione sui parafanghi anteriori sono prodotti da Carello, e sono gli stessi utilizzati sulle Ferrari 308 GTB e GTS del periodo
Cofano Motore
Per fare spazio alla ruota di scorta il cofano del vano motore è caratterizzato dalla “gobba” su cui sono presenti le aperture di sfogo della aria calda dal motore. Nei primi modelli prodotti queste aperture sono più ampie.
Per risolvere problemi di infiltrazione d’acqua piovana nel vano motore dalla vettura con numero di telaio 1486 lo sfogo d’aria viene chiuso parzialmente, nella parte lato lunotto.
Le vetture Scorpion, oltre a questo sfogo d’aria presentavano anche altre due griglie, rese necessarie per il corretto funzionamento del filtro antinquinante.
Dalla seconda serie viene installato il marchio Lancia smaltato sul cofano posteriore.
Pinne posteriori
Le Beta Montecarlo 1a serie destinate al mercato inglese (dal telaio nr. 1001) sono dotate di pinna posteriore vetrata, la stessa soluzione che verrà poi adottata su tutti i modelli con la seconda serie. A richiesta del cliente il vetro poteva essere di tipo normale o atermico.
Targhette modello
Le targhette identificative del modello sono incollate nella cornice inferiore della griglia posteriore. Nella prima serie sono presenti due placche, a sinistra la scritta “Lancia ß” e a destra la scritta “Montecarlo”.
La seconda serie l’auto invece ha una unica lamina di alluminio con la scritta stampata “Lancia” a sinistra e “Montecarlo” a destra.
Fregio Pininfarina
Per l’esportazione in Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda e svizzera il fregio “f” di Pininfarina viene dotato della guarnizione di supporto dello stemma con corona.
Volante
Sulla seconda serie viene sostituito il volante tradizionale a 2 razze con un volante MOMO a tre razze.
Rivestimenti interni
Gli interni delle vetture della 1a serie erano disponibili in:
– Tessuto vinilico elasticizzato TVE (di serie) nei colori beige, rosso, blu
– Stoffa nelle tonalità beige, rosso, blu
Il rivestimento della plancia era in TVE nello stesso colore del rivestimento dei sedili, così come la moquette.
Gli interni delle vetture della 2a serie erano invece disponibili in:
– Tessuto operato (di serie) nelle tonalità beige, grigio, azzurro
– Pelle (a richiesta) nelle tonalità beige o nero
Il rivestimento della plancia è in tessuto plastificato vinilico nero mentre il rivestimento del pavimento è in moquette grigio scuro.
Cristalli
I cristalli installati della 1a serie sono trasparenti, a richiesta tinti in tonalità azzurra, con fascia sfumata più scura nella parte superiore del parabrezza. La 2a serie monta invece esclusivamente cristalli tinti in tonalità verde, sempre con fascia superiore del parabrezza sfumata.
Lunotto
Dalla vettura con numero di telaio 1318 viene modificato il lunotto in vetro normale con il lunotto termico (di serie) e il lunotto atermico (a richiesta).
Specchi retrovisori
La 1a serie monta uno specchio Vitaloni “California”, fissato sulla portiera lato guida.
La 2a serie utilizza invece uno specchio regolabile dall’interno, la marca è sempre Vitaloni, molto simile a quelli montati dalle altre Lancia dell’epoca (Delta 1a serie, Beta …). Il meccanismo di regolazione a due rotelle, passa attraverso un foro sul vetro deflettore fisso della portiera.
Per entrambe le versioni lo specchio destro era opzionale
Quadro strumenti
A differenza delle vetture della prima serie, il quadro strumenti del modello nuovo ha una scalatura diversa del contachilometri, con una numerazione più ravvicinata.
Alzacristalli
Gli Alzacristalli Elettrici erano disponibili a richiesta anche sulla prima serie.
Regolazione Sedile
Il comando inclinazione schienale era disponibile a richiesta a partire dalla vettura con telaio n. 1938. Sulla 2a serie è un equipaggiamento standard.
Cinture di sicurezza
L’avvolgitore per la cintura era disponibile a richiesta a partire dalla vettura con telaio n. 1938.
Aletta parasole
L’aletta parasole lato passeggero munita di specchio e stata fornita a partire dalla vettura con numero di telaio 1918.
Leva apertura cofano anteriore
Con la produzione della 2a serie, la leva di apertura del cofano anteriore viene protetta da serratura.
Bocchette areazione
Le bocchette di diffusione dell’aria centrali sono state modificate dalla vettura con numero di telaio 1777. Prima della modifica le bocchette non avevano la possibilità di orientare il flusso d’aria nell’abitacolo, in quanto montate in un unico elemento.
Batteria
Per l’esportazione in Germania, Svizzera, Austria, Olanda, Belgio e Lussemburgo veniva fornita di serie la Batteria da 45AH – 12V – 185A di marca MARELLI.
Per l’esportazione in Inghilterra e Irlanda veniva fornita di serie la Batteria da 55AH – 12V – 255A di marca MARELLI, come quelle fornite per le vetture dotate di condizionatore d’aria. Per consentire il migliore alloggiamento di queste batterie di maggiori dimensioni viene montata in modo diverso la staffa sul piano del vano batteria, e l’asta ferma-batteria allungata da 230 mm a 260 mm.
Altri equipaggiamenti interni
I modelli della seconda serie sono dotati di orologio digitale al posto del tradizionale a lancette. Tra i due sedili è presente una luce di cortesia orientabile, posta all’estremità posteriore del tunnel centrale.
Meccanica
Motore
Il motore delle due versioni è sostanzialmente lo stesso, tipo 134 AS.000
La differenza principale è che sulla 2a serie è utilizzata l’accensione elettronica di tipo brekerless, quindi spinterogeno e bobina sono diversi. Conseguenza di questa modifica è una diversa messa a punto del motore, con lievi variazioni del rapporto di compressione, potenza e coppia massima.
Nella 2a serie è utilizzata una pompa di alimentazione meccanica a doppia membrana posizionata sul motore, al posto della pompa del carburante elettrica utilizzata sulla 1a serie.
Minime variazioni anche sulla capacità della coppa dell’olio (passa a 6,22 litri) e del differenziale (passa a 1,80 litri).
Accessori motore
L’alternatore, sempre di marca Marelli, passa da 44 Amp a 55 Amp, e la batteria della 2a serie può essere da 45 Ah o 55 Ah.
L’impianto di raffreddamento è identico, con la particolarità della doppia ventola installata sul radiatore, per le versioni con aria condizionata.
Il contenitore della cartuccia del filtro dell’aria è spostato nella parte posteriore del cofano motore, e può aspirare aria fresca attraverso la griglia posteriore o aria calda nella zona superiore dello scarico, tramite una bocchetta orientabile su due posizioni Estate/Inverno.
Sospensioni anteriori
I mozzi non sono intercambiabili tra le due versioni, a causa del diverso interasse tra i fori di attacco della ganasce dei freni.
La carreggiata anteriore passa da 1412 mm a 1422 mm, ed il diametro minimo di volta da 10,45 metri a 9,50 metri.
Sospensioni posteriori
Sulla 2a serie è stata eliminata la barra antirollio, di conseguenza sono stati eliminati i supporti dai bracci della sospensione e dalla traversa posteriore.
La carreggiata posteriore passa da 1456 mm a 1466 mm.
Impianto frenante
La 1a serie ha freni a disco sulle 4 ruote, con servofreno a depressione tipo Hydrovac agente sul circuito delle ruote anteriori.
La 2a serie invece ha freni a disco sulle 4 ruote, con potenziatore di frenata meccanico (una camma sul leveraggio tra pedale e pompa), regolatore di pressione per il circuito posteriore
I dischi freno della 1a serie diametro 227 mm, spessore 10 mm, mentre la 2a serie diametro 251 mm, spessore 11 mm
le ganasce sono flottanti, anteriore diametro pistone 48 mm, posteriori diametro pistone 38 mm. Unica differenza tra 1a e 2a serie è l’interasse tra i fori per l’attacco al mozzo
la pompa freno sulla 1a serie ha diametro pistoncini 19,05 mm, corsa pistoncino circuito anteriore 13 mm, corsa pistoncino circuito posteriore 12 mm, mentre la 2a serie ha diametro pistoncini 19,05 mm, corsa pistoncino circuito anteriore 17 mm, corsa pistoncino circuito posteriore 12 mm
Sulla 2a serie è stato aggiunto un regolatore di pressione per il circuito delle ruote posteriori, che sulla prima non era previsto.
Nel vano anteriore è stata invertita la posizione delle vaschette per il liquido dei freni e della frizione, secondo questo schema:
– 1a serie a destra (rispetto al guidatore) 2 serbatoi separati per i due circuiti frenanti, a sinistra il serbatoio per il liquido della frizione.
– 2a serie a destra il serbatoio per il liquido della frizione, a sinistra un serbatoio doppio per il liquido dei freni
Come possiamo vedere dai dati tecnici, i due impianti sono abbastanza diversi, ed anche la pompa è leggermente diversa.
Telaio
Tra 1a e 2a serie non ci sono differenze strutturali nella costruzione della scocca. L’unica variante significativa è l’utilizzo di Zincrometal per la costruzione dei telai di rinforzo dei cofani della 2a serie.
Durante la produzione della 2a serie è stato introdotto un ciclo di lavorazione per la protezione delle componenti scatolate del telaio, che consiste nel trattamento degli stessi scatolati con un protettivo oleoceroso.
Da segnalare la presenza, sulla 2a serie, di protezioni plastiche all’interno dei parafanghi anteriori, a difesa delle lamiere da acqua, fango e sassi.